Smart working, miliardi di risparmi per imprese e PA
(AGR) L'interrogativo che ci si pone è il seguente. Le nuove modalità di lavoro possono aiutare l'Italia a uscire dalla crisi? Si ma su questo fronte sembra che ci si muova con una lentezza incompatibile, sia con i ritmi di cambiamento mondiale, sia con quelli della crisi. Eppure i numeri ci sono e sono importanti. Uno sviluppo dello "smart working" a livello europeo nel nostro paese, infatti, consente notevoli economie. Secondo l'Osservatorio sullo Smart Working del Politecnico di Milano sarebbero ben 37 i miliardi di euro l'anno di risparmipossibili per le imprese, oltre il 2% del Pil, di cui 10 solo per l'aspetto della logistica, con dei benefici per l'intero sistema paese. Stati Generali dell'Innovazione ha proposto il "lavoro in mobilità by default" per la Pubblica Amministrazione inserito nel decreto Crescita 2.0, ma la risposta delle pubbliche amministrazioni è stata nulla. «La possibilità di migliorare la maniera di lavorare in ampi settori della società italiana c'è, la normativa in parte pure, ma ora bisogna agire. - afferma Nello Iacono, Vice Presidente di Stati Generali dell'Innovazione - Lunedì 28 nel nostro appuntamento annuale discuteremo anche di queste questioni lanciando un appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi, affinchè la norma sia applicata nella Pubblica amministrazione, e si vada oltre promuovendo il lavoro in mobilità per tutti». Si tratta di due punti di Pil che se "liberati" potrebbero, con apposite politiche di supporto normativo essere riutilizzati nell'innovazione dei processi favorendo la crescita. «Sono scelte a basso costo win-win, dove vincono tutti. - prosegue Iacono - Vincono i lavoratori perchè ne guadagnano in qualità della vita, vincono le imprese e la pubblica amministrazione perchè aumenta l'efficienza dei processi e vincono i cittadini perchè migliorano i servizi. Resta da capire "solo" dove e quali sono le barriere. E abbatterle».L'appuntamento per la discussione è a Roma, il 28 aprile 2014 alla sala Tirreno della Regione Lazio, dove si terrà l'evento annuale degli Stati Generali dell'Innovazione, insieme alla Commissione Cultura della Regione Lazio, che si propone di approfondire secondo una modalità pragmatica e basata sull'esperienze il tema del cambiamento, basato sui principi dell'Openness, della Sharing Economy, della Resilienza e della Sussidiarietà e declinato in particolar modo su alcune aree: Sviluppo della Cultura Digitale; Open Government; Open Innovation.
Il tutto all'interno del contesto europeo, sia per l'imminente semestre a presidenza italiana, sia per la partenza dei programmi strutturali 2014-2020 che devono essere sfruttati a fondo come occasione di rilancio del sistema paese. Interverranno esponenti dei diversi stakeholder, come associazioni di imprese, amministrazioni, politici, organizzazioni della società civile, università e centri di ricerca.
«Qui in Italia sono anni duri, questi ultimi. Il mondo ha ritmi e traiettorie diverse da quella italiana. Le opportunità sono tante e avvincenti. Il "Made in Italy" è ancora un brand ammirato e apprezzato; e non vale solo per i prodotti ma anche per i progetti, le idee, la capacità di realizzare le idee. Abbiamo un grande futuro se lo vogliamo e se siamo determinati. - afferma Renzo Provedel, componente del Comitato Direttivo di Stati Generali dell'Innovazione - Proponiamo un approccio che, usando il coraggio e la progettazione creativa e partecipata, si proponga di "cambiare il gioco" in alcuni campi strategici».
Parteciperanno alla sessioni del dibattito e degli open talk tra gli altri: Anna Ascani (deputata), Lorenza Bonaccorsi (deputata), Linda Lanzillotta (Vicepresidente del Senato), Rosamaria Di Giorgi (senatrice), Enza Bruno Bossio (deputata), Tommaso Currò (deputato), Anna Masera (responsabile Ufficio Stampa Camera dei Deputati), Eugenio Patanè (Presidente V Commissione Cultura Consiglio regionale del Lazio), Francesco Loriga (Amministratore Delegato Lait), Teresa Petrangolini (Consigliere Regionale), Laura Puppato (senatrice), Mario Tozzi (Commissario Parco Regionale dell’Appia Antica), Livio De Santoli (Docente Università di Roma La Sapienza).
I focus della discussione saranno quattro, tutti di grande attualità:
•La resilienza delle smart communities, la road map di #romasmartcityCome le comunità possono reagire alla crisi e ai cambiamenti climatici diventando protagonisti attivi e dettando l'agenda del cambiamento.
•Le Competenze Digitali, il percorso con l’Agenzia per l’Italia DigitaleLeggere l'agenda digitale non solo come fattore tecnico, ma sopratutto come fattore sociale e umano affinché lo sviluppo delle competenze digitali sia un cardine dello sviluppo.
•Le proposte per il coworking urbano, dall’Open Innovation allo smart workingCreare le basi del nuovo lavoro del futuro, basato su individualità protagoniste della condivisione intellettuale e non, per assicurare lavoro alle prossime generazioni.
•Le politiche dell’innovazione e le differenze di genere. Lazio, Italia, Europa: a che punto siamo, cosa fare.Creare valore e inclusione partendo dalle differenze di genere, approfittando delle opportunità ed eliminando le barriere, sia d'accesso sia intermedie, con un occhio alle best practices europee.
Programma:
CHANGE THE GAME: DARE FORMA AL CAMBIAMENTO –>
L’INNOVAZIONE PER IL LAZIO, L’ITALIA, L’EUROPA>
Mattina>
•(9,30-10,00) Accoglienza dei partecipanti •(10,00-10,30) Saluti delle istituzioni regionali •(10,30-11,00) Introduzione ai temi della giornata •(11,00-11,30) Il Cambiamento climatico: strategie energetiche, sostenibilità, resilienza, conversazione con Mario Tozzi e Livio De Santoli •(11,30- 13,00) Open Talk, la Carta d’Intenti per l’innovazione un anno dopo. Cosa fare in Italia, le priorità per l’Europa.
Pomeriggio>
•(14,00-15,00) Open Talk – (spazio Wister) Le politiche dell’innovazione e le differenze di genere. Lazio, Italia, Europa: a che punto siamo, cosa fare •(15,00-16,00) Open Talk – Open Innovation: il modello della collaborazione e l’internazionalizzazione •(16,00-17,00) Open Talk – Cultura e Competenze Digitali: la sfida del Programma Nazionale – contributi alla Consultazione Pubblica •(17,00) Conclusioni e chiusura lavori>