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Roma, oltre mille imprese commerciali rischiano il default

print14 dicembre 2019 15:10
Roma, oltre mille imprese commerciali rischiano il default
(AGR) “In tutta la città i negozi stanno vivendo una crisi senza precedenti, a causa dello strapotere di internet e delle multinazionali che fanno affari in Italia, ma pagano le tasse nei paradisi fiscali all’estero. Anziché disincentivare la concorrenza sleale, con questa mancata proroga si incentiva la chiusura dei negozi tradizionali e si castra l’apertura di nuove imprese, non solo a danno del comparto immobiliare ma anche del commercio al dettaglio e della sicurezza delle nostre città, che vedono sempre più vetrine spegnersi e saracinesche chiudere definitivamente.- ” È quanto dichiara in una nota il presidente di FIMAA Confcommercio Roma, Maurizio Pezzetta”.

“A Roma - prosegue Armando Vitali, presidente dell’Ascom X Municipio e Litorale Romano - oltre 1000 attività commerciali rischiano di non aprire nel prossimo anno a causa della mancanza della proroga per la cedolare secca al 21% sulle locazioni commerciali, che ricordiamo essere un importantissimoanello di congiunzione tra mercato immobiliare e commercio su strada. Il mancato rinnovo di questa misura comporterà, quindi, un’ulteriore desertificazione delle nostre strade dove ci sono già oltre diecimila negozi sfitti ”

“La proroga dell’aliquota – spiega David Sermoneta, presidente di Confcommercio centro di Roma – avrebbe invece favorito la locazione degli immobili commerciali sfitti, rivitalizzando il tessuto sociale e imprenditoriale della città e portando nuove entrate nelle casse dello Stato.”

“Anche per i pubblici esercizi – rincara la dose Giancarlo Deidda di Fipe Roma – la mancata proroga della misura rappresenta in prospettiva una minaccia per quel 60% di bar e ristoranti della Capitale che hanno un contratto di locazione ma soprattutto una penalizzazione certa per quelle centinaia di nuove imprese che avvieranno l’attività già a partire dal 2020”.“Noi continueremo a batterci con tutte le categorie interessate della nostra Associazione – concludono Pierpaolo Donati, presidente di Federpreziosi Roma e Alessandro Alessandroni, presidente di Ali Roma – contro questa visione miope del mercato che strozza quanti hanno ancora voglia di fare nuova impresa in uno scenario già molto difficile”.

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