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Roma, a ferragosto negozi aperti

print04 agosto 2014 12:12
(AGR) Meno commercianti in ferie nel 2014. La Confcommercio Roma ha previsto, infatti,che per la settimana di Ferragosto, il 65% in media delle attività commerciali presenti sul territorio comunale resteranno aperte, garantendo i principali servizi commerciali e di accoglienza a cittadini e turisti, quindi il 10% in più rispetto a quanto avvenuto lo scorso anno. La zona del centro storico e i quartieri limitrofi saranno quelli in cui i negozi e i pubblici esercizi resteranno più aperti, circa il 70% delle attività, anche perché a maggiore impatto turistico, mentre nelle zone più decentrate questa cifra scende al 30%. La tendenza degli esercizi commerciali a garantire il migliore servizio di accoglienza anche nel mese di agosto è ormai assodata da un paio di anni a questa parte ed è legata anche al cambiamento delle abitudini dei romani di andare in vacanza in diversi momenti dell'anno, e a ridurre il periodo di ferie nel mese di agosto. Il tessuto commerciale romano, dunque, si è adattato alle nuove esigenze dei consumatori, pur soffrendo le conseguenze del forte calo del potere d'acquisto dei cittadini sceso ai minimi storici nell'ultimo anno.

"Le imprese commerciali d'altronde - dichiara il presidente della Confcommercio di Roma, Rosario Cerra - subiscono in modo particolare le conseguenze della crisi economica e l'aumento di alcune importanti voci di spesa contenute nel bilancio comunale appena approvato non fanno che aggravare questa difficile situazione">

"Ci riferiamo in particolare - dice Cerra - alla tassa di soggiorno, all' Imu, alla Tasi, alla Ztl e alle strisce blu, i cui aumenti, a fronte di servizi di mobilità inefficienti, rischiano di deprimere ancora di più il tessuto economico e molti settori strategici">

Il bilancio prevede infatti per quanto riguarda la ZTL, una tariffa che porta il costo dell’accesso oltre 1.200 euro. Una scelta che avrà pesanti riflessi soprattutto su alcune categorie imprenditoriali e di servizio come gli agenti di commercio, gli operatori del turismo, gli NCC, rispetto alle quali tali costi acquisiscono un’ incidenza fortissima.

"Per questo, siamo pronti, come abbiamo già dimostrat - conclude Cerra - a fare la nostra parte ma ci aspettiamo che l'amministrazione comunale riconosca l'apporto fondamentale che le nostre attività danno all'economia del territorio e che pertanto in sede di assestamento di bilancio, siano tenute in debita considerazione le istanze delle categorie da noi rappresentate".

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