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MEF: Osservatorio sulle partite IVA

print11 aprile 2016 00:00
(AGR) L’aumento è stato determinato principalmente dalle maggiori adesioni al regime agevolato “forfetario” (17.852 soggetti, pari a circa il 35% del totale delle aperture).

La distribuzione per natura giuridica mostra che il 70,5% delle nuove partite Iva è stato aperto dalle fisiche, il 23% dalle società di capitali e il 5,8% dalle società di persone; la quota dei “non residenti” e “altre forme giuridiche” è pari allo 0,6%. Rispetto al mese di febbraio 2015 si osserva un aumento di avviamenti non solo per le persone fisiche (+23,3%) ma anche le società di capitali (+10,3%); in calo, invece, le società di persone (-3,6%).

Riguardo alla ripartizione territoriale, il 43,5% delle partite Iva è localizzato al Nord, il 22,2% al Centro e il 34,1% al Sud ed Isole. Il confronto con lo stesso mese dello scorso anno segnala che tutte le Regioni presentano incrementi, più consistenti nella Provincia autonoma di Trento (+44,2%) e nelle Marche (+39,5%), più lievi in Sardegna (+8,1%) e Sicilia (+9,8%).

In base alla classificazione per settore produttivo, il commercio continua a registrare il maggior numero di aperture di partite Iva con oltre il 23% del totale, seguito dalle attività professionali con il 14,6% e dall’agricoltura con il 10,3%. Rispetto al mese di febbraio dello scorso anno, tra i settori principali si osserva l’incremento delle nuove aperture nel comparto delle attività professionali (+58,3%), dell’l’istruzione (+58,1%) e della sanità (+39,3%), mentre non si segnalano cali di avviamenti in altri settori.

Per le persone fisiche la ripartizione è relativamente stabile, con un lieve aumento della quota femminile (quasi il 37% del totale).

Il 45,7% degli avviamenti è dovuto a giovani fino a 35 anni ed il 35,4% da soggetti di età compresa nella fascia dai 36 ai 50 anni. Rispetto al corrispondente mese del 2015, la distribuzione per classi di età evidenzia un complessivo aumento di aperture: dal 27,4% per la classe più giovane al 18,3% per la classe dai 36 ai 50 anni.

Il 16,3% degli avvianti risulta nato all’estero.

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