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Inflazione: impennata del carrello della spesa

print13 novembre 2015 12:53
AGR - Carrello della Spesa

AGR - Carrello della Spesa

Secondo i dati definitivi resi noti oggi dall'Istat, ad ottobre l’indice dei prezzi al consumo aumenta dello 0,2% rispetto a settembre e dello 0,3% nei confronti di ottobre 2014.

Impennata dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona (cfr grafico), che passa, su base annua, dal +0,7 di agosto al +1,2% di settembre (+71,43%), al +1,5 di ottobre (+25% rispetto a settembre, +114,3% da agosto ad ottobre).

"L'impennata su base annua del carrello della spesa è preoccupante, perché colpisce tutti, anche quei 3 milioni di famiglie che secondo l'Istat sono in difficoltà con il pagamento delle spese per la casa. Se il trend dovesse proseguire anche nei prossimi mesi la situazione diventerebbe molto grave" ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell'Unione Nazionale Consumatori.

Secondo l'Unione Nazionale Consumatori, se il trend si mantenesse costante il carrello della spesa salirebbe a 1,7 nel mese di novembre e 1,8 a dicembre.

"Per una tradizionale famiglia, una coppia con 2 figli, l'aumento dell'1,5% significa pagare, in termini di aumento del costo della vita, per la sola spesa di tutti i giorni, 117 euro euro in più su base annua" ha proseguito Dona.

Secondo i calcoli dell'Unione Nazionale Consumatori, l'incremento del carrello della spesa determina, su base annua, un aumento di 108 euro per una coppia con 1 figlio (cfr tabella 1), 97 euro in più per una coppia senza figli tra 35 e 64 anni, 59 euro per un pensionato con più di 65 anni, 63 euro per un single con meno di 35 anni.

Analizzando i dati dell'inflazione per città (cfr tabella), stangata per le famiglie milanesi. Milano è la città più cara d'Italia, con un balzo dell'inflazione che arriva a +2,1%, ben 7 volte l'inflazione media italiana, ferma a +0,3. In termini di aumento del costo della vita significa un aggravio di spesa, per una famiglia di 3 persone, pari ad 853 euro su base annua.

Seguono, come città più care, Bolzano, dove l'inflazione dello 0,5% si traduce in un rialzo del costo della vita di 229 euro e Genova, in terza posizione (rispetto alla maggior spesa), dove l'incremento dei prezzi dello 0,6%, il triplo del resto d'Italia, determina una spesa aggiuntiva di 192 euro, sempre per una famiglia di 3 persone.

La palma del risparmio, invece, spetta a Bologna, dove l'abbassamento dei prezzi dello 0,4% consente ad una famiglia di 3 persone di risparmiare 156 euro su base annua, in termini di riduzione del costo della vita. Al secondo posto Venezia, con -109 euro di spesa, seguita da Aosta, dove una famiglia di 3 persone risparmierà 74 euro.

"E' evidente la disparità di inflazione tra le diverse città italiane. Solo 4 capoluoghi di regione sono ancora in deflazione. Tra la città più cara, Milano, e quella meno cara, Bologna, ancora in deflazione, c'è una differenza abissale" ha concluso Dona.

Tra la città più cara, Milano, e quella meno cara, Bologna, si determina una differenza, in termini di spesa aggiuntiva, pari a 1009 euro (853+ 156).

Tabella 1: spesa aggiuntiva per aumento prezzi carrello della spesa (valori in euro)



TIPOLOGIA FAMILIARE



single

< 35

anni



pensionato

> 6

5 anni



Coppia

s.f.

35-64



Coppia

s.f.

< 35



Coppia

s.f.

> 65



coppia

1

figlio



coppia

2

figli



Spesa aggiuntiva



63



59



97



86



90



108



117



Fonte: UNC su dati Istat

Tabella 2: spesa aggiuntiva per famiglia di 3 persone nelle città capoluogo (in ordine decrescente di spesa)



Città capoluogo



Spesa aggiuntiva per famiglia di 3 persone



Inflazione



Milano



853



2,1



Bolzano



229



0,5



Genova



192



0,6



Trieste



137



0,4



Trento



113



0,3



L'Aquila



84



0,3



Napoli



80



0,3



Potenza



74



0,3



Firenze



67



0,2



Roma



33



0,1



Ancona



31



0,1



Torino



0



0



Perugia



0



0



Bari



0



0



Palermo



0



0



Cagliari



0



0



Catanzaro



-23



-0,1



Aosta



-74



-0,2



Venezia



-109



-0,3



Bologna



-156



-0,4



Fonte: Unione Nazionale Consumatori su dati Istat (*)

(*) i dati non considerano la nuova analisi Istat dello scorso luglio sulla spesa per tipo di comune di residenza

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