Finanziamento fino a 25 mila euro per imprese e professionisti, tutte le modalità
Per l'accesso al prestito si consigliano di indicare le seguenti finalità: liquidità aziendale per acquisto scorte, pagamento fornitori, pagamento spese personale, investimenti materiali e immateriali, spese di ristrutturazione e ammodernamento dell'azienda.
(AGR) di Ernesto Vetrano
Il Decreto Liquidità n. 23/2020, ha introdotto, misure urgenti, in materia di accesso al credito per imprese e professionisti, sostegno alla continuità aziendale, sospensione di alcuni adempimenti fiscali, nonché l’estensione di alcune attività, nei settori di rilevanza strategica (Golden power) e di giustizia.
• SACE spa, soprattutto per le imprese più grandi;
• Fondo di garanzia per le Pmi, mirato alle imprese fino a 499 dipendenti.
Vediamo più in dettaglio, ed in particolare, la misura per il sostegno finanziario per le pmi e professionisti, previste dal Decreto liquidità.
Il finanziamento è rivolto alle PMI e persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni la cui attività sia stata danneggiata dall’emergenza sanitaria.
La finalità da indicare per la richiesta del prestito potrà essere per liquidità aziendale per acquisto scorte, pagamento fornitori, pagamento spese per il personale, investimenti materiali e immateriali, spese di ristrutturazione e ammodernamento dell'azienda.
Importo finanziabile non potrà essere in nessun caso superiore a 25.000 euro e dovrà essere pari al massimo al 25% dei ricavi come risultante dall’ultimo bilancio depositato o dall’ultima dichiarazione fiscale alla data di presentazione della richiesta al Fondo di Garanzia, ovvero, per i soggetti costituiti dal 01/01/2019 da altra idonea documentazione, anche mediante autocertificazione ai sensi del DPR.
L’offerta commerciale proposta dal sistema bancario scade il 31 dicembre 2020 contestualmente ai benefici del art 13 del DL 23/20.
La garanzia offerta da Fondo di Garanzia per le Pmi sarà del 100% per i finanziamenti fino a 25.000 euro, e comunque entro il 25% dei ricavi, destinati non solo alle imprese fino a 499 dipendenti ma anche ai lavoratori autonomi.
Per questa categoria di prestiti non c’è valutazione del merito di credito, è sufficiente un’autocertificazione sui ricavi o che potrà essere documentata o con l’ultimo bilancio depositato o con l’ultima dichiarazione fiscale presentata.
La restituzione del prestito, dovrà avvenire non oltre 6 anni con la possibilità di avere fino a due anni di pre-ammortamento (pagando solo gli interessi, iniziando a rimborsare il capitale a partire dal 25° mese dall’ottenimento del prestito).
Per tutte le operazioni del Fondo di Garanzia, fino al 31 dicembre 2020, l’accesso è gratuito.
Per i finanziamenti fino a 25.000 euro è comunque previsto un tasso di interesse, anche se basso, rapporto al Rendistato con una maggiorazione dello 0,2% (si può stimare un valore tra 1, e 1,5%).
Ogni singola banca ha predisposto sui propri siti modalità di richiesta differenti.
Dall’esperienza operativa avuta in questi giorni si consiglia comunque di munirsi dei seguenti documenti:
1) Il modulo di richiesta predisposto dalle singole banche;
2) l’Allegato 4-bis (Modulo per la richiesta di garanzia su finanziamenti di importo fino a 25.000 euro ai sensi della lettera m), comma 1 dell’art. 13 del DL Liquidità);
3) fotocopia del documento d’identità del richiedente;
4) visura camerale aggiornata (per le società e le ditte individuali) o certificato di attribuzione Partita Iva (in caso di professionisti iscritti ad albi o persone fisiche esercenti arti o professioni per le quali non sia prevista la tenuta di un albo professionale);
5) ultimo bilancio depositato (soc. di capitali) o ultima dichiarazione fiscale presentata (soc. di persone\ditte individuali\professionisti\persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni);
6) autodichiarazione dell’impresa attestante la previsione del fatturato (solo per i soggetti costituiti dopo il 1° Gennaio 2019).
Il tutto, debitamente compilato e firmato, potrà essere inviato, anche via email, agli indirizzi che i singoli Istituti di Credito hanno indicato sui propri siti.