ENI, senza la guida di De Scalzi l'azienda rischia la crisi
impianto snodo olio
(AGR) “In questo delicato momento economico e politico internazionale, l’unico che può traghettare ancora ENI verso una maggiore verticalizzazione e con risultati è Claudio Descalzi” sono le parole del Presidente di FederPetroli Italia – Michele Marsiglia in merito al rinnovo delle cariche nelle aziende partecipate dallo Stato italiano e principalmente in ENI. “Descalzi ha iniziato da anni un Piano Industriale ed economico in ENI che ha portato l’Azienda energetica nazionale ad essere una delle prime Oil Company internazionali. Ne danno conferma i risultati economici e la riconversione su nuove linee di produttività eco-sostenibili, parlo della conversione di raffinazione e nuove tecniche di energia da fonti pulite. Una sostituzione dell’Amministratore Delegato, in questo momento comprometterebbe i rapporti esteri di gran parte del sistema dell’Oil & Gas italiano e delle aziende che seguono la scia di business con ENI, rischieremmo una grande crisi strutturale e di mercato, a vantaggio di aziende petrolifere di Stato straniere, pronte ad entrare in business ad oggi di grande appetito industriale, come Libia, Africa e gran parte di Medio Oriente”. In merito allo scandalo nigeriano OPL-245 che vede indagati l’A.D. ENI ed altri membri del management “In questo momento è irrilevante, l’Inchiesta è vecchia. Bisogna pensare alle migliaia di lavoratori ENI che vivono grazie ai risultati raggiunti, l’Inchiesta farà il suo corso, per adesso andiamo avanti con i business che l’Italia ed ENI hanno in mano. Non possiamo permetterci il lusso di perderli” conclude Marsiglia.