Confcommercio, tensioni sul futuro
(AGR) Confcommercio, Unindustria e Acer sono molto preoccupate perché nella prossima seduta del Consiglio Camerale, prevista per il 26 ottobre, la Governance della CCIAA di Roma ha posto al sesto punto dell’ordine del giorno“ l’aggiornamento dello Statuto e del regolamento del funzionamento del Consiglio”.La modifica di questo punto comporterebbe dei sostanziali cambiamenti che andrebbero ad incidere fortemente sul funzionamento democratico dell’ente camerale. Ci riferiamo, ad esempio, alle modifiche riguardanti il quorum costitutivo del consiglio che passerà, secondo il testo proposto dalla Giunta, dagli attuali due terzi al cinquanta per cento, oppure, alla modifica del numero dei componenti della giunta od alla riduzione del preavviso per la convocazione delle riunioni. Questi cambiamenti, se approvati, sono per Unindustria Confcommercio ed Acer del tutto inaccettabili: in primo luogo per il contenuto dei cambiamenti, in secondo luogo, perché avvengono in un momento in cui sono pendenti tre ricorsi al Tar che mettono pesantemente in discussione la legittimità e le procedure con cui lo stesso Tagliavanti venne eletto.La sua giunta sta cercando, con una deriva strumentalmente maggioritaria, a discapito dello spirito collegiale rappresentativo di tutta l’economia del territorio, di cambiare le regole del gioco in corso, dopo che nell’ultimo consiglio, svoltosi il 12 ottobre, aveva provato a fare questo colpo di mano, ma non era riuscito a superare le naturali ed evidenti perplessità di alcuni prestigiosi ed influenti consiglieri in disaccordo perché mancava un minimo confronto con le principali associazioni di categoria. Questo ulteriore elemento non fa che confermare la brutta deriva che l’ente camerale sta intraprendendo e che da tempo stiamo denunciando, una deriva sempre più guidata da interessi di parte che poco hanno anche fare con lo sviluppo economico del territorio e con l’interesse di tutto il mondo delle imprese”.