Sanità, amianto in Fincantieri e Sait, un milione di euro di indennizzo alla famiglia dell'operaio deceduto per mesotelioma
La Corte d’Appello di Napoli conferma la condanna delle due aziende al maxi risarcimento.Bonanni (Osservatorio Nazionale Amianto): “sentenza che apre le porte al risarcimento dei danni anche per tutte le altre vittime nel cantiere navale di Castellammare”
(AGR) di Donatella Gimigliano
La Corte di Appello di Napoli conferma la sentenza di condanna di Fincantieri S.p.A. e Sait Spa al risarcimento del danno per il decesso dell’operaio avvenuto per un mesotelioma da esposizione alle fibre di amianto il 5 marzo 2016, a 72 anni, dopo grandi sofferenze. I familiari della vittima hanno pertanto ottenuto un indennizzo parti a un milione di euro.
“L’ambiente di lavoro – si legge nella decisione – era al chiuso, all’interno dell’unità navale, e privo di aspiratori localizzati delle polveri e senza ricambio di aria. Locali chiusi, come la sala macchine, presso i quali trascorreva l’intera giornata lavorativa, gomito a gomito anche con altri colleghi”. Le attività che svolgeva “determinavano aerodispersione di polveri e fibre di amianto, che rimanevano liberate nell’aria”.
“Con questa sentenza si aprono le porte al risarcimento dei danni anche per tutte le altre vittime nel cantiere navale di Castellammare, soprattutto con in riferimento alla congruità del risarcimento per esposizione professionale del lavoratore all’amianto” - dichiara l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
L’ONA ha istituito un servizio di assistenza sanitaria e legale per coloro che hanno ricevuto la diagnosi di mesotelioma tramite il sito https://mesotelioma-pleurico.it/mesotelioma-tipologie-aspettative-di-vita-e-cura/ o tramite il numero verde 800 034 294.
foto archivio AGR