Rimuoveva l'amianto dalle carrozze ferroviarie, INAIL deve indennizzare vedova e figli
Ancora una vittoria dell'ONA. Il Tribunale condanna l’INAIL a indennizzare vedova e figli del mulettista deceduto per mesotelioma a seguito dell'esposizione alla fibra killer. Bonanni: "L'INAIL aveva negato l'evidenza non volendo riconoscere i diritti degli eredi di una vittima dell'amianto"
(AGR) di Donatella Gimignano
Il giudice Beatrice Marrani del Tribunale di Velletri ha condannato l’INAIL a riconoscere l’indennizzo da malattia professionale agli eredi di G. P., operaio morto per mesotelioma dopo essere stato esposto ad amianto. Una cifra che, soltanto di arretrati, ammonta a circa 110mila euro, compreso il fondo vittime amianto, e una rendita mensile alla vedova di circa 2mila euro al mese.
Dopo la morte dell’operaio l’ente è arrivato a negare l’indennizzo a moglie e figli e le altre prestazioni dovute costringendoli ad adire le vie legali e ad affidarsi al Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, avv. Ezio Bonanni che osserva: “L’INAIL ha negato l’evidenza e le sue stesse conclusioni evitando per l’ennesima volta di riconoscere i diritti degli eredi di una vittima amianto. Un uomo che ha lavorato tutta la vita per poter sostenere la sua famiglia e che si è ammalato proprio di mesotelioma, una patologia gravissima che lo ha portato via in meno di un anno”.
Si può richiedere assistenza all’ONA tramite lo sportello amianto online https://onanotiziarioamianto.it/sportello-amianto-ona-nei-territori/ o il numero verde gratuito 800 034 294. L’associazione ha realizzato anche la app Amianto http://app.onanotiziarioamianto.it/ per la mappatura dei siti contaminati.