L'Archivio Storico dell'ANICA dona il suo patrimonio all'Archivio Centrale dello Stato (ACS)
L'archivio si estende per 300 metri lineari, raccoglie documenti conservati presso la sede ANICA di Roma e la Cineteca Lucana a Oppido Lucano (PZ). Ripercorre la storia dell’ANICA dalla sua fondazione, luglio 1944 fino al 2014.Risorsa importante per studiare l’evoluzione dell’industria del ciema
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Donazioni ANICA
(AGR) Il 7 febbraio 2025, l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Digitali (ANICA) ha ufficialmente donato il suo archivio storico all’Archivio Centrale dello Stato, con l’obiettivo di garantirne la conservazione e facilitarne l’accesso pubblico. L’iniziativa, avviata nel giugno 2024 da Francesco Rutelli e portata a conclusione da Alessandro Usai e Gaetano Blandini per conto dell’ANICA e dei suoi associati, ha ricevuto immediato sostegno da parte di Andrea De Pasquale, direttore generale dell’Archivio Centrale dello Stato ed è stata seguita, per conto di quest'ultimo istituto, da Mirco Modolo.
L'archivio, che si estende per oltre 300 metri lineari, raccoglie documenti conservati presso la sede ANICA di Roma e la Cineteca Lucana a Oppido Lucano (PZ). Esso ripercorre la storia dell’ANICA dalla sua fondazione il 10 luglio 1944 fino al 2014, offrendo una preziosa risorsa per studiare l’evoluzione dell’industria cinematografica e audiovisiva italiana dal dopoguerra al XXI secolo.
Questa donazione rappresenta una testimonianza unica per approfondire gli studi sull’industria cinematografica e valorizzare il patrimonio culturale e industriale del Paese, rafforzando il ruolo dell'Archivio Centrale dello Stato come custode della memoria storica nazionale.