Roma Tor Vergata, caccia ai ladri di energia elettrica, 2 arresti e 6 persone denunciate
I Carabinieri hanno arrestato due persone, un uomo di 62 anni e una donna di 59, sorpresi per la seconda volta con un allaccio abusivo alla rete elettrica. Altre sei persone, trovate con collegamenti irregolari sempre in sono state denunciate alla Procura della Repubblica, per furto di elettricità
I Controlli dei Carabinieri in zona Tor Vergata
(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Frascati, con il supporto dei militari del NAS di Roma e del personale di Acea, Areti e Italgas, hanno condotto una specifica attività di controllo, mirata alla prevenzione e alla repressione della microcriminalità diffusa, in linea con l’azione promossa dal Prefetto di Roma Lamberto Giannini all’interno del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Durante i controlli presso alcune abitazioni, i Carabinieri hanno arrestato due persone, un uomo di 62 anni e una donna di 59, sorpresi per la seconda volta con un allaccio abusivo alla rete elettrica. Altre sei persone, trovate con collegamenti irregolari, sono state denunciate alla Procura della Repubblica, tutte gravemente indiziate di furto aggravato di energia elettrica.
Tre persone invece sono state arrestate dai Carabinieri della Stazione di Roma Tor Vergata, gravemente indiziate di spaccio di sostanze stupefacenti, soprese mentre cedevano in cambio di denaro alcune dosi di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri del NAS, infine, hanno sanzionato con una multa di 2.100 euro il titolare di un bar, riscontrando violazioni delle norme sulla sicurezza alimentare e carenze igienico-sanitarie e strutturali.Complessivamente nel corso delle attività di controllo, i Carabinieri hanno identificato 138 persone e controllato 76 veicoli.
Si precisa che i procedimenti versano nella fase delle indagini preliminari per cui gli indagati sono da considerarsi innocenti fino ad eventuale sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto degli indagati che sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.