Roma filma con lo smartphone le violenze alla sua ex, in manette 42enne per violenza sessuale e sequestro di persona
La donna ha denunciato che, la notte precedente era stata aggredita dal 42enne, costretta a subire atti sessuali e a rimanere contro la sua volontà in casa, fino a che non è riuscita a fuggire e chiedere aiuto. I Carabinieri hanno poi trovato sul cellulare dell'uomo i filmati delle violenze
Carabinieri stazione Cinecittà
(AGR) I Carabinieri della Stazione di Roma Cinecittà hanno arrestato un 42enne di origini cinesi gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale e sequestro di persona nei confronti della sua compagna, 37enne cinese.
La mattina del 25 settembre scorso, a seguito di una chiamata giunta al 112, i Carabinieri sono intervenuti in via Ponzio Comino, quartiere Cinecittà, dove hanno trovato la donna in strada che, poco prima, era scappata dall’abitazione dell’indagato chiedendo aiuto ad una passante che aveva dato l’allarme.
I Carabinieri hanno quindi richiesto intervento del personale sanitario del 118 che ha riscontrato la presenza di visibili segni di aggressione e hanno condotto la donna presso il Policlinico Casilino dove è stata medicata e dimessa con 15 giorni di prognosi.
I Carabinieri della Stazione Roma Cinecittà sono poi intervenuti presso l’abitazione indicata dalla vittima e hanno identificato l’uomo. Immediati accertamenti eseguiti sul suo smartphone hanno permesso ai militari di trovare diversi video registrati da una telecamera installata all’interno dell’immobile che hanno immortalato gli episodi di violenza.
Il 48enne è stato quindi arrestato e portato nel carcere di Regina Coeli dove il GIP del Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto e disposto per lui gli arresti domiciliari.
Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.