Ostia, vandali alla Palestra della Legalità, ai domiciliari un 39enne per tentato furto
L'uomo è stato sorpreso dai Carabinieri di Ostia mentre scappava da un supermercato dove era entrato per rubare i soldi del fondo cassa. Il ladro secondo le indagini dei militari è gravemente indiziato dei reati di danneggiamento e tentato furto alla Palestra della Legalità dello scorso 3 febbraio
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Carabinieri intervenuti ad Ostia presso la palestra della legalità
(AGR) I Carabinieri della Compagnia di Ostia hanno denunciato e successivamente arrestato un romano di 39 anni, già noto perché indagato per reati di tipo predatorio, gravemente indiziato dei reati di danneggiamento e tentato furto alla Palestra della Legalità, fatti avvenuti lo sorso 3 febbraio, e per un altro furto, consumato ai danni di un piccolo supermercato nell’ultimo fine settimana.
Nella prima circostanza, a seguito della denuncia presentata dal responsabile della palestra che ha fornito le riprese dei sistemi di sorveglianza, i Carabinieri della Stazione di Ostia hanno avviato una immediata attività investigativa che ha permesso di identificare il 39enne, gravemente indiziato di essere l’autore del danneggiamento, avvenuto presumibilmente nell’ambito di un tentativo di furto, ai danni della struttura sportiva, bene confiscato alla criminalità organizzata nel 2019.
Nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso della somma contante di 200 euro, sottratta dal fondo cassa dell’attività commerciale, somma che è stata successivamente restituita al proprietario dell’attività che per i fatti ha sporto formale denuncia. L’uomo è stato quindi arrestato per furto aggravato e condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari. Il giorno seguente, il 39enne è stato condotto presso le aule di piazzale Clodio dove il Tribunale di Roma ha convalidato l’arresto, senza nessuna misura, in attesa del processo.
Si precisa che considerato lo stato del procedimento penale, indagini preliminari, l’indagato deve ritenersi innocente fino a un eventuale definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.