Massimiliano Fazzini (Referente Team Rischio Climatico della Società Italiana Geologia Ambientale (SIGEA)
“L’evento meteorologico che ha sconvolto il territorio marchigiano deriva da una concomitanza piuttosto rara di fattori termodinamici e geologici ma rappresenta alla perfezione un esempio di estremizzazione climatica”
Massimiliano Fazzini (SIGEA)
(AGR) L’evento meteorologico che ha sconvolto il territorio marchigiano deriva da una concomitanza piuttosto rara di fattori termodinamici e geologici ma rappresenta alla perfezione un esempio di estremizzazione climatica. Senza affrontare l’annosa questione del “di chi sia la colpa”, soffermiamoci sul perche si sia verificato questo raro fenomeno del temporale autorigenerante a “V-shaped”: in primis un massivo afflusso di aria calda ed umida di matrice atlantico -mediterranea estremamente ricco di umidità, soprattutto a causa delle temperature del mare, sopra la media di circa 3,5°C. La convergenza di masse d’aria di diversa origine è stata il secondo protagonista nell’evoluzione del sistema termodinamico.
L’eccezionale quantitativo di energia disponibile nel sistema ha determinato una continua rigenerazione del temporale che essendo “bloccato” dall’orografia ha determinato precipitazioni eccezionali e di conseguenza, il drammatico nefasto evento alluvionale. Anche i suoli argillosi, tipici del bacino del Misa, provati da lunghissimi periodi di siccità si sono ancor più impermeabilizzati, favorendo un massimo e rapido ruscellamento delle acque verso gli impluvi ed i fiumi principali.