La società civile chiede un vero accordo a Copenaghen
i volontari di Greenpeace
A Copenaghen, i volontari di Greenpeace provenienti da 32 paesi insieme con migliaia di altri manifestanti hanno marciato pacificamente da Christiansborg Slotsplads al Parlamento danese al Bella Center, dove il vertice sul clima delle Nazioni Unite è in atto per sollecitare i leader mondiali per dimostrare di gran lunga maggiore coraggio politico e l'impegno per affrontare i cambiamenti climatici.
"Milioni di persone stanno già perdendo le loro case al mare in crescita, i loro raccolti al peggioramento delle siccità e le loro fonti di acqua potabile, come i ghiacciai si sciolgono. Non possiamo sprecare questa occasione per evitare il cambiamento climatico galoppante. Il nostro messaggio agli oltre centoventi capi di stato che arrivano la prossima settimana a Copenaghen si è unita, è mondiale, è forte ed è evidente: è il momento di unirsi e cambiare il futuro è adesso ", ha detto Kumi Naidoo, Greenpeace internazionale di direttore esecutivo, che ha partecipato e ha parlato durante la manifestazione.
I manifestanti fornirà diciassette vele delle navi giganti con messaggi del clima e le immagini di Yvo de Boer, segretario esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici nel 'Climate Rescue Station' a Bella Center. La marcia culminerà in una veglia a lume di candela al stasera vertice delle Nazioni Unite.
Proprio ieri inAustralia, circa 80.000 persone hanno partecipato a una 'passeggiata contro il riscaldamento', mentre a Hong Kong, circa un migliaio di persone hanno partecipato a 3 zampe a piedi. In fusti di Pechino, storicamente utilizzato in Cina al suono del tempo, sono state giocate al cancello Yongdimen per ricordare ai leader politici che il tempo per raggiungere una fiera, ambiziosi e giuridicamente vincolanti affrontare il clima si sta esaurendo.
Nonostante alcuni paesi chiave industrializzati una riduzione delle aspettative per un accordo a Copenaghen, la prima settimana dei colloqui è stato dominato da una spinta determinato per un accordo giuridicamente vincolante da parte dei paesi in via di sviluppo, che sono letteralmente lottare per la loro sopravvivenza.
Contatti:
Greenpeace:
Christina Koll +45 28 10 90 21
Beth Herzfeld, +45 52 65 56 82 (per le interviste con Kumi Naidoo)
Tcktcktck:
Ria Voorhaar, +45 52 68 95 80
Amrekha Sharma, +45 52 65 07 56
Nina Møller, +45 29 32 78 80 (media danesi)
Saila Naomi Stausholm, +45 31 36 21 38>