L’Appennino Bike Tour in Abruzzo dopo aver fatto tappa ad Amatrice
Dal 21 giugno al 21 luglio dalla Liguria alla Sicilia in bici con Legambiente e Vivi Appennino per riscoprire l’Italia dei piccoli borghi tra natura e bellezze nascoste. Appennino Bike Tour la campagna sulla ciclovia di 3100 chilometri che dalla Liguria alla Sicilia attraversa oltre trecento comuni
i ciclisti di Appennino Bike Tour
(AGR) E’ arrivata in Abruzzo, dopo aver toccato il Lazio e le tappe in Liguria, Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche, la quinta edizione dell’Appennino Bike Tour, la campagna sulla ciclovia di tremilacento chilometri che dalla Liguria alla Sicilia attraversa oltre trecento comuni in 44 tappe toccando 56 fra parchi e aree protette.Organizzata da Legambiente e Vivi Appennino con Misura, la campagna ha l’obiettivo di realizzare e attrezzare un percorso ciclabile per promuovere le aree interne e i piccoli borghi italiani attraverso una forma di turismo dolce che coniuga mobilità sostenibile, sport e scoperta del territorio.
Ieri sabato 2 luglio ad Amatrice l’incontro con i ciclisti e le autorità cittadine. Presenti Giorgio Cortellesi, sindaco di Amatrice, Roberto Serafini, vice sindaco di Amatrice, Sebastiano Venneri, direzione nazionale Legambiente, Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino, Giorgio Nibbi, consigliere allo sport comune di Amatrice, Mario Salvetta, presidente CAI Amatrice.A seguire tour in bicicletta del borgo alla scoperta delle bellezze del territorio.
«Accogliamo con piacere i partecipanti alla quinta edizione di Appennino Bike Tour, organizzata da Legambiente e Vivi Appennino – ha dichiarato il sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi - Amatrice abbraccia i ciclisti, che come potranno osservare al loro passaggio, è una città in ripresa, che vuole rinascere, ripartire. Con cantieri aperti e tanta energia. Condivido lo spirito dell’iniziativa: il turismo sostenibile attraverso lo sport e la riscoperta dei piccoli borghi è un modo per valorizzare e investire sulla bellezza del nostro patrimonio paesaggistico, storico, artistico e anche gastronomico».
«La Ciclovia dell'Appennino è un esempio tangibile di buona collaborazione fra volontariato, imprenditoria privata e pubblica amministrazione – ha dichiarato Sebastiano Venneri, portavoce nazionale Legambiente -. In questi anni abbiamo lavorato con i Comuni interessati e con il Ministero per disegnare un percorso meraviglioso che tocca luoghi preziosi e fragili. Grazie al contributo di Misura, il nostro partner commerciale, siamo riusciti ad attrezzarla facendone un prodotto turistico unico per il nostro Paese e dando una risposta efficace alla domanda di cicloturismo esplosa proprio in questi anni. Ci auguriamo che il modello messo a punto con Appennino Bike Tour possa essere replicato da altri soggetti per moltiplicare le occasioni di vacanze in bicicletta e le opportunità di crescita dei territori».
«Anche quest’anno siamo tornati ad Amatrice - ha aggiunto Enrico Della Torre, direttore generale di Vivi Appennino - e lo facciamo con tanta emozione. Nel 2017 arrivammo un anno dopo sisma e trovammo un territorio ferito. Oggi si respira un’aria di rinascita e la ciclovia sarà un volano per lo sviluppo di queste aree. Per questo stiamo procedendo con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili all'installazione della segnaletica prevista per la prossima estate: oltre millecinquecento segnali urbani ed extraurbani che identificheranno l'itinerario lungo tremilacento chilometri dalla Liguria alla Sicilia».
«Ritorna ad Amatrice l’Appennino Bike Tour con la sua grande chiave di sviluppo sostenibile, nella riscoperta di luoghi straordinari, tenuti insieme da ciclisti e camminatori che attraversano e attraverseranno la più grande ciclovia d’Italia - dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio -. La fruibilità dolce è anche un grande e innovativo elemento di sostegno a turismo e piccole aziende, con la ricerca di saperi e sapori di questi magnifici luoghi, e lo è ancor di più nelle aree colpite dal sisma, dove la rinascita passa anche dalla sinergia straordinaria tra il sapore antico di una bicicletta e la grande modernità di punti di ricarica per ebike o di app che aumentano la fruibilità su due ruote».
Le biciclette in forza allo staff di Appennino Bike Tour sono state rigenerate grazie al lavoro dei ragazzi impiegati nella cooperativa CSAPSA di Bologna, una struttura che ha l’obiettivo di formare e inserire nel mondo del lavoro soggetti vulnerabili e di salvare dalla discarica telai e componenti riutilizzabili dando loro nuova vita.
Per quanto riguarda il percorso, dopo Amatrice (RI), il tour prosegue, oggi 3 luglio i ciclisti sono arrivati in Abruzzo a San Demetrio Ne’ Vestini (AQ) ed in serata a Caramanico Terme (PE), domani 4 luglio saranno a Rivisondoli (AQ), il 5 a Guardiaregia (CB) e Pietrelcina (BN), il 6 a Guardia Lombardi (AV) e Muro Lucano (PZ), il 7 ad Abriola (PZ) e Pietrapertosa (PZ), l’8 luglio a Roccanova (PZ) e San Severino Lucano (Pz), il 13 ad Orsomarso (CS) e Sant’Agata di Esaro (CS), il 14 a San Benedetto Ullano (CS) e Aprigliano (CS), il 15 a Taverna (CZ) e Amaroni (CZ), il 16 a Fabrizia (VV) e Santa Cristina D’Aspromonte (RC) ed il 17 a Scilla (RC). Infine, la Sicilia: il 18 luglio a Monforte San Giorgio (ME) e Antillo (ME), il 19 luglio a Montalbano Elicona (ME) e a Bronte (CT), il 20 luglio a Capizzi (ME) e a Petralia Sottana, per concludere il viaggio il 21 luglio ad Alia (PA).