Il direttore di Greenpeace International ai Leader: Basta Chiacchere ora agite
Kumi Naidoo, direttore di Greenpeace International
“La questione chiave adesso è se i leader del mondo vorranno trasformare la crisi del clima globale in un’opportunità per le generazioni presenti e future. Sarà il summit di Copenhagen un momento significativo della storia della nostra famiglia umana? I nostri leader sapranno agire per mettere il Pianeta in salvo dal caos climatico o faranno solo chiacchiere sul bordo del precipizio?
Copenhagen è il luogo in cui questi leader del mondo possono onorare le loropromesse di evitare un catastrofico cambiamento del clima. Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, dal Bangladesh al Belgio, dagli Stati Uniti all’Uganda, dal Pacifico ai Caraibi, stanno chiedendo loro di firmare un accordo equo, ambizioso e legalmente vincolante.
Tutti i pezzi del puzzle sono sul tavolo: un incontro di oltre cento Capi di Stato, gli elementi principali di un protocollo legale, più di ventimila delegati e un Pianeta che chiede di agire.
L’unica cosa che manca a questo punto è la volontà politica. I negoziati suicambiamenti climatici non hanno mai avuto una tale spinta, e questa spintanon deve essere sprecata. E’ il momento di smettere di parlare e di passare all’azione.
Nelle ultime settimane, abbiamo visto come le economie emergenti abbiano messo sul tavolo i loro impegni. Adesso contiamo sui leader dell’Unione Europea, che si incontreranno in settimana, perché si accordino su una migliore proposta e cioè di tagliare il 40% delle emissioni al 2020.
E’ giunto il momento di abbattere le barriere tra nord e sud, tra paesi ricchi e paesi poveri, tra paesi sviluppati e in via di sviluppo e di riconoscere che se vinciamo questa sfida, potremo avere una vita prospera, pacifica e sostenibile per i nostri figli e nipoti, oppure affonderemo tutti insieme.
Greenpeace chiede al Summit di Copenhagen di approvare un accordo legalmente vincolante che includa:
- per i Paesi industrializzati un taglio del 40% delle emissioni di gas serra al 2020 rispetto al 1990
- 140 miliardi di dollari l’anno dai Paesi industrializzati ai Paesi in via di sviluppo per fronteggiare i cambiamenti del clima, per ridurre le emissioni di gas serra e per fermare la deforestazione
- fermare del tutto la deforestazione delle aree tropicali entro il 2020
- per i Paesi in via di sviluppo la riduzione della crescita delle emissioni del 15-30% rispetto alle previsioni al 2020, con l’aiuto dei paesi industrializzati.”
Link, approfondimenti chi è Kumi Naidoo
http://www.greenpeace.org/italy/news/kumi-blog
Read Greenpeace’s key briefing on the possibilities for a strong Copenhagen
deal:
http://www.greenpeace.org/international/press/reports/success-or-failure-in-copenhagen
All briefings here:
http://www.greenpeace.org/climatepolicy
Contatti:
Vittoria Iacovella, uff stampa Greenpeace +39.348.3988615