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Fiume Po, per la prima volta da inizio estate le portate tornano ai livelli minimi

La siccità sul fiume Po dà una tregua, Le precipitazioni dei giorni scorsi consentono un miglioramento dello stato idrologico del fiume Po e l’arretramento dell’acqua salata verso l’Adriatico di 5-6 km rispetto ai 40 km. Riprendono la funzionalità le centrali termoelettriche di Sermide e Ostiglia.

printDi :: 03 agosto 2022 18:27
Una foto fotoreporter naturalista Paolo Panni nel tratto medio del Po tra le province di Cremona e Parma;

Una foto fotoreporter naturalista Paolo Panni nel tratto medio del Po tra le province di Cremona e Parma;

(AGR) La siccità nell’area distrettuale del Po e più in generale nell’intera pianura Padana resta grave anche se, nelle stazioni di rilevamento delle portate posizionate lungo l’asta del Grande Fiume, per la prima volta nel corso di questa torrida estate 2022, i livelli tornano in linea con  quelli minimi mensili storici del periodo.

Questo dato, mostra un sensibile, ma comunque temporaneo miglioramento del contesto generale in particolar modo se comparato alle analisi effettuate nel precedente osservatorio e generato, per lo più, dall’incidenza delle ultime precipitazioni piovose: Piacenza (portata attuale 206 mc/s minimo mensile: 130, Cremona: 319 mc/s minimo mensile 172, Boretto  mc/s minimo mensile 135, Borgoforte 332 mc/s minimo mensile: 163, Pontelagoscuro 243 mc/s minimo mensile 114). Soprattutto quest’ultimo dato, registrato nel Ferrarese a Pontelagoscuro, si conferma come particolarmente rilevante negli equilibri complessivi e, pur restando giocoforza al di sotto della quota ideale di 450mc/s, consente un immediato quanto provvidenziale arretramento del cuneo salino caratterizzato dall’intrusione delle acque salmastre nell’area del Delta: da 36-40 km di risalita del mese di luglio nei rami di Pila, Gnocca, Tolle, Goro e Maistra si passa oggi a 29-30 km di risalita.

 
Un’altra notizia positiva, in uno scenario comunque sempre sotto costante stress idrico che causa locali ripercussioni sulla difficile gestione continuativa delle derivazioni a beneficio del comparto agricolo e sui fragili equilibri di habitat e biodiversità, è rappresentato dalla ripristinata funzionalità, anche se non a pieno regime, delle centrali termoelettriche di Sermide e Ostiglia.

L’Osservatorio dell’Autorità Distrettuale del Fiume Po – MiTE, in chiusura di una seduta odierna (particolarmente partecipata con oltre 70 rappresentanti delle istituzioni, degli enti competenti e dei portatori di interesse) conferma le misure cautelative negli impieghi della risorsa idrica in modo da sostenere le portate di magra e la presenza di flussi sufficienti lungo tutto il corso del fiume Po fino alla foce. L’Osservatorio ha stabilito infine la nuova data della prossima convocazione per mercoledì 24 agosto.

foto da comunicato stampa autorità di bacino

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