Fiume Po, dramma crisi idrica, le rilevazioni dello stato idrologico al 22 luglio
Il bollettino emesso dall’Autorità distrettuale del fiume Po: portate al di sotto dei minimi storici rilevate dall'Osservatorio permanente sulle crisi idriche. Gli interventi da adottare subito
Foto ADB Po del fotoreporter naturalista Paolo Panni
(AGR) La severità idrica rimane alta su tutto il Distretto, persiste l’assenza di precipitazioni significative con temperature in costante aumento, ben oltre i valori di riferimento del periodo. Le principali stazioni di misura registrano portate al di sotto dei minimi storici.
PORTATE: la portata del fiume Po stimata nella sezione di Pontelagoscuro a chiusura di bacino, è pari a circa 114 m3/s in costante diminuzione; condizioni di siccità idrologica estrema caratterizzano anche le altre sezioni principali del fiume Po e buona parte dei suoi affluenti. I contributi maggiori che potrebbero sostenere la magra del Po arrivano dalla:
· Ticino – in uscita dal lago Maggiore circa 112 m3 /s;
· Adda – in uscita dal lago di Como circa 106 m3 /s;
· Mincio – in uscita dal lago di Garda circa 70 m3 /s;
Tali portate sono per la maggior parte derivate per finalità irrigue, mentre gli altri corsi d’acqua appenninici non apportano più un significativo contributo alla magra del Po.
Di seguito i dati di portata e livello in corrispondenza delle principali sezioni del Po:
· Piacenza – 130 m3 /s;
· Cremona – 172 m3 /s;
· Boretto (RE) – 135 m3 /s;
· Borgoforte (MN) – 163 m3 /s;
· Pontelagoscuro (FE) – 114 m3 /s.
PRECIPITAZIONI E TEMPERATURE: persistono importanti condizioni di anomalia termica positiva ed anomalia pluviometrica negativa su tutto il Distretto; in particolare sul settore centroccidentale. Le temperature degli ultimi giorni risultano essere superiori alle medie del periodo anche di 6°- 8°C. Salvo locali e brevi rovesci e/o temporali sui rilievi non sono state osservate precipitazioni di rilievo.
LAGHI: la riserva disponibile nei grandi laghi è in costante diminuzione. I livelli di invaso del Lago di Como e del Lago d’Idro sono pari ai limiti di regolazione, il lago Maggiore ha un riempimento solo del 16% e -19 cm all’idrometro di Sesto Calende. Lago di Garda in diminuzione, con un riempimento sceso al 33%.
CUNEO SALINO: la stima di risalita del cuneo salino nei rami del Delta è in aumento, con i rami del Po di Tolle, Maistra e Gnocca totalmente interessati dall’intrusione. Per il Po di Goro e per il Po di Pila la lunghezza di intrusione in condizioni di alta marea è rispettivamente pari a circa 39 km e 36 km dalla costa.
MISURE DA ADOTTARE al fine di sostenere le portate del Po nel tratto di valle per:
a. assicurare l’uso idropotabile delle province di Ferrara, Ravenna e Rovigo e per contrastare la risalita del cuneo salino nelle acque superficiali e sotterranee;
b. ridurre i rischi di deterioramento e di mancato raggiungimento degli obiettivi ambientali dei corpi idrici superficiali e sotterranei ai sensi della Direttiva 2000/60/CE;
c. mitigare gli impatti della siccità prolungata ed eccezionale in corso e riequilibrare il bilancio idrico a Pontelagoscuro in chiusura di bacino e ridurre i costi ambientali, sociali ed economici della rivalità tra gli usi;
sulla base della ricognizione dell’andamento delle derivazioni monitorate bisettimanalmente, sono proposte le seguenti misure:
· Riduzione dei prelievi irrigui giornalieri di un valore pari al 20% della media delle derivazioni di lunedì 18 e mercoledì 20 luglio (monitorate negli schemi allegati). Tale riduzione assume particolare importanza sull’asta del fiume Po e sulle aste degli affluenti principali per il sostegno alla magra del Po medesimo (Dora Baltea, Ticino, Adda, Oglio, Mincio);
· Interruzione delle deroghe assentite o da assentire al DMV/DE per uso irriguo a partire dalla data del 22 luglio 2022, a meno di condizioni particolari connesse a fabbisogni irrigui per colture permanenti e/o di particolare pregio, da valutare e motivare attentamente da parte delle Autorità concedenti; • Monitoraggio, a cura dei soggetti gestori, della disponibilità e dei volumi di invaso dei grandi laghi prealpini, al fine di valutare l’eventuale possibilità di maggiori rilasci in funzione dell’andamento del grado di riempimento degli stessi;
· Monitoraggio, a cura di Terna e delle Aziende idroelettriche, della disponibilità e dei volumi di invaso degli invasi idroelettrici alpini, al fine di valutare la possibilità di ulteriori rilasci aggiuntivi giornalieri compatibilmente con la riserva strategica da garantire per l’uso idroelettrico.
A tal riguardo s’invitano le Autorità Concedenti (Regioni, Province, Città Metropolitane, Province Autonome, Agenzie regionali, nel rispetto delle singole attribuzioni previste dall’ordinamento vigente), ad assumere nelle opportune sedi decisionali i provvedimenti adeguati all’attuazione delle misure suddette e al relativo monitoraggio e controllo della loro efficacia. L’Osservatorio ha stabilito la nuova data della prossima convocazione per mercoledì 3 agosto.
una recente immagine del fiume Po scattata dal fotoreporter naturalista Paolo Panni nel territorio del Comune di Polesine Zibello (PR) (da comunicato stampa Autorità di Bacino)