Tivoli, arrestato per maltrattamenti nei confronti della ex-compagna, dopo le aggressioni scattano le manette per un 56enne
L'uomo da un anno perseguitava la sua ex. Il 7 ottobre scorso la bloccava e la schiaffeggiava fino a farla crollare a terra, un giovane albanese accorreva in difesa della donna ma veniva aggredito a sua volta. Per il GIP ci sono concrete possibilità di condotte più gravi e dispone l'arresto
(AGR) Si comunica, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento - indagini preliminari - fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito, che il 22 ottobre 2024, a Guidonia Montecelio (RM), Gli Agenti della Polizia di Stato del pool specializzato nella violenza di genere del Commissariato Distaccato di P.S. Tivoli - Guidonia, sotto la direzione dei Magistrati della Procura della Repubblica di Tivoli, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Tivoli, hanno tratto in arresto D.R. un cinquantaseienne incensurato di Guidonia, gravemente indiziato di atti persecutori, lesioni personali e danneggiamento in danno della sua ex compagna.
Gli investigatori hanno ricostruito un grave quadro indiziario, costituito da una serie di gravissime condotte messe in atto dall’uomo dopo la fine della relazione con la vittima, in una rapida excalation. Da circa un anno infatti l’uomo perseguitava la sua ex compagna, con minacce, offese, inseguimenti, appostamenti, continue intrusioni nella sua sfera privata ed aggressioni fisiche, anche alla presenza di testimoni.
Per tali gravi fatti il Gip del Tribunale di Tivoli ha disposto la misura più afflittiva della custodia cautelare in carcere, evidenziando “la concreta possibilità che l’indagato possa porre in essere condotte ancor più gravi in danno della donna”.
Va sottolineato che, in questa circostanza, l’intervento della Procura e del Commissariato di Tivoli è stato sostenuto da un importante “cordone di solidarietà” posto in essere non solo dalle amiche della vittima, ma soprattutto dal coraggio di un giovane che non ha esitato un momento a soccorrere la ragazza e a tentare di fermare l’aggressione a rischio della propria vita. Persone che non hanno poi esitato, con senso di responsabilità, a rendere testimonianza di quanto fosse di loro conoscenza, contribuendo a sottrarre la giovane alla morsa della violenza.
Quanto sopra, si comunica, nel rispetto dell’ indagato da ritenersi presunto innocente, in considerazione dell'attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile e al fine di salvaguardare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.