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Sindrome post-covid colpisce i muscoli dei pazienti in terapia intensiva uno studio dell’Azienda Careggi conferma l’importanza della riabilitazione

printDi :: 18 maggio 2021 13:19
Azienda Careggi di Firenze

Azienda Careggi di Firenze

(AGR) La riabilitazione dei pazienti sopravvissuti al Covid-19, dopo la terapia intensiva, è necessaria per superare le complicanze neurologiche della malattia, lo conferma uno studio realizzato nella Rianimazione Covid dell’Azienda Careggi di Firenze pubblicato sulla rivista scientifica "Acta Neurologica Scandinavica”.​ Nel corso della prima fase pandemica abbiamo valutato la condizione di circa 150 pazienti – spiega il​ dottor Antonello Grippo responsabile della Neurofisiopatologia di Careggi –. Erano ventilati in rianimazione a causa sia del Covid che di altre patologie e abbiamo riscontrato in egual misura, in circa il​ 70 per cento dei casi, la presenza di neuromiopatia, una condizione di estrema debolezza muscolare diffusa, rilevata con l’esame della trasmissione degli impulsi elettrici che il cervello invia ai​ muscoli per consentire i movimenti. Questi pazienti a rischio di Sindrome post-covid mostrano alla dimissione una maggior difficoltà nel riprendere a respirare normalmente, senza l’aiuto del​ ventilatore. Abbiamo visto come la neuromiopatia del paziente critico – aggiunge il dottor Adriano Peris direttore della Terapia intensiva Covid dell’Azienda Careggi – sia una complicanza frequente nelle persone​ gravemente colpite dal Coronavirus e questo induce a porre sempre più attenzione​ agli interventi riabilitativi sia respiratori che muscolari, che si sono dimostrati utili nel consentire un efficace​ recupero, evitando la persistenza di condizioni di disabilità motoria, fra le conseguenze più invalidanti della Sindrome post-covid.

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