Per due anni costringe la compagna a vivere una relazione da incubo e subire maltrattamenti, violenza sessuale e “revenge porn”
I Carabinieri lo arrestano
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze
(AGR) Nella serata del 30 aprile, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Firenze hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Firenze, Dott.ssa Silvia Romeo, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Firenze, Dott. Giacomo Pestelli – nei confronti di V.C., classe ’98, del luogo, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in ambito familiare, violenza sessuale e “revenge porn” nei confronti della compagna (ora ex).
La protagonista della vicenda è una giovane fiorentina, 23enne, che per circa due anni ha intrattenuto con V.C. un rapporto sentimentale “malato” caratterizzato da continui alti a bassi che si innestavano nel costante clima di tensione, nelle umiliazioni e nelle violenze che l’uomo infliggeva alla compagna, annullandola come persona.
Lei stava cucinando mentre l’uomo era intento a fumare e bere alcolici. Tutto sembrava tranquillo fino a quanto sul cellulare della giovane era giunto un sms da parte di un’amica che ha infastidito l’uomo causandogli l’ennesimo scatto di ira incontrollata; questi ha incominciato a percuotere la compagna selvaggiamente, a picchiarla con calci e pugni, a ingiuriarla ed insultarla e minacciarla di morte.
Non appena la vittima ha tentato di fuggire è stata bloccata, picchiata con violenza tale da renderla inerme e costretta in ultimo a subire un rapporto sessuale. Non contento, al fine di denigrarla ulteriormente, tramite un social network ha inviato a un comune conoscente un video destinato a rimanere privato, girato tempo prima, nel quale era ripresa la vittima mentre era nuda. Solamente alle prime luci del mattino, dopo diverse ore, la donna è riuscita a fuggire e chiedere finalmente aiuto. Il racconto che la donna fa ai Carabinieri è agghiacciante.
Due anni di continue umiliazioni e violenze inaudite: pugni, calci, schiaffi, morsi e in alcuni casi vere proprie torture con l’utilizzo di lattine, forbici o coltelli da cucina, tanto da essere anche costretta a ricorrere alle cure dei sanitari. Ma anche due anni di continue bugie raccontate a genitori, amici e sanitari per coprire i segni delle violenze e forse per “proteggere e giustificare” il compagno che spesso dopo i maltrattamenti aveva chiesto scusa.
Le certosine indagini dei Carabinieri coordinati dalla Procura fiorentina hanno invece riscontrato il racconto e l’attendibilità della giovane, elementi questi pienamente condivisi dall’Autorità Giudiziaria che hanno consentito l’emissione del provvedimento restrittivo oggi eseguito con la cattura e la traduzione in carcere dell’indagato. 03/05/2021 10.24
Carabinieri-Comando provinciale di Firenze