Ospedale Serristori, nel post pandemia snodo fondamentale con il territorio
Ospedale Serristori
(AGR) “Il Serristori ha ricoperto un ruolo fondamentale nell’emergenza sanitaria - spiega l’assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini - durante la quale con la conversione in ospedale total Covid ha consentito di supportare tutto il sistema ospedaliero fiorentino.
Ora si tratta di dare prospettiva e rilanciare guardando al futuro post-pandemia, grazie a un lavoro portato avanti insieme ai sindaci del territorio e all’Ausl Toscana Centro, che ha prodotto un importante documento condiviso, la cui finalità è organizzare la ripartenza, che ci auguriamo possa iniziare già dalle prossime settimane.
Le priorità per il Serristori riguardano il potenziamento dell’area medica e chirugica dell’ospedale e la riorganizzazione, grazie alla collaborazione con i medici di medicina territoriale, del Day service multidisciplinare, quale snodo fondamentale del rapporto dell’ospedale con il suo territorio.
Già attivo con le nuove modalità organizzative da marzo scorso, il Day service del Serristori, gestito dalla Medicina interna, prevede l’accesso, su invio del medico curante, dal Dea del Santa Maria Annunziata e dai reparti di degenza del Serristori per il paziente, che deve completare l’iter diagnostico terapeutico.
Allo stesso tempo la sua attività può fornire agli stessi medici di medicina generale, soluzioni ai molteplici problemi clinico diagnostici sia in ambito internistico che specialistico. Al Day Service verranno effettuate infusioni di farmaci e diagnostica operativa ed ecografica, vascolare e cardiaca.
Il personale infermieristico garantirà lo svolgimento dei percorsi assistenziali definiti sia diagnostici che terapeutici.
Il potenziamento dell’Area medica e team unico per Ponte a Niccheri e Serristori La nuova area medica è composta da 30 letti divisi in due sezioni: la Medicina A (12 letti) organizzata come una sezione di degenza medica ordinaria a medio-alta intensità in cui si può prevedere anche l’uso di ventilazione non invasiva e la Medicina B (18 letti) a bassa intensità in cui sono previste una quota variabile di letti di cure intermedie di tipo A con presenza del medico specialistica H 24 in cogestione con i medici di medicina generale e con le Aggregazioni funzionali territoriali del Valdarno Fiorentino.
A conferma dell’importanza Serristori quale nodo di una rete più vasta, le degenze mediche ordinarie dell’ospedale di Figline saranno seguite dalla stessa equipe medica del setting di degenza high care dell’ospedale Santa Maria Annunziata. L’area chirurgica passa a 15 letti a ciclo continuo. Degenze su 7 giorni La piena ripresa dell’attività chirurgica già dopo la prima fase della pandemia, aveva indicato quanto il Serristori fosse sempre più orientato alla chirurgia.
Gli attuali letti di degenza chirurgica sono stati trasformati in letti a ciclo continuo su sette giorni e sono stati portati a 15, permettendo così un incremento delle rotazioni delle dimissioni e l’ampliamento dell’attività con sale operatorie.
La produzione chirurgica riguarda prevalentemente casistica a medio-bassa complessità delle aree di Chirurgia Generale (ernie addominali/colecistectomie, laparoceli) ed Ortopedia.
Le gestione delle eventuali urgenze sarà effettuata in stretto coordinamento fra i chirurghi presenti al Serristori e quelli del Santa Maria Annunziata, essendo, anche in questo caso, parte di un team unico.
La programmazione chirurgica è dal lunedì al sabato con sedute al mattino, in regime di ricovero ordinario, e al pomeriggio in attività di chirurgia ambulatoriale complessa.
Con la nuova organizzazione si stima di ottenere circa 200 interventi mensili in regime di ricovero (Chirurgia Generale e Ortopedia elettiva) e circa 300 in regime ambulatoriale.
Attivato ambulatorio di chirurgia pediatrica In quanto inserito all’interno di una vasta rete integrata che comunque deve garantire la presa in carico di problematiche cliniche risolvibili localmente, il Serristori vedrà implementata la presenza di specialisti di tutte le branche, per ridurre gli spostamenti dei residenti e a sostegno delle attività dell’ospedale.
A questo proposito è già stato attivato l’ambulatorio di chirurgia pediatrica e a breve partirà quello di cardiologia pediatrica. Anche i pazienti chirurgici saranno trattati in maniera condivisa con il Day service multisdisciplinare e sarà attivo un servizio di preospedalizzazione per tutti i pazienti trattati in sede, ma anche per chi sarà sottoposto a interventi complessi in altri ospedali della rete, riducendo così possibili disagi. Telemedicina, parte la sperimentazione del telemonitoraggio In accordo con il dipartimento di Medicina, è in via di sperimentazione il telemonitoraggio che consente di seguire a domicilio pazienti più instabili inviando i parametri vitali in ospedale attraverso la tecnologia di telemedicina. La sperimentazione è partita su un numero congruo di pazienti da seguire a domicilio dopo il ricovero o in alternativa al ricovero.
Punto di Primo Soccorso per i codici a minore criticità Per la piccola traumatologia e le problematiche legate a patologie minori, sarà attivato un Punto di Primo Soccorso con copertura h24. Per casi a medio alta intensità l’ospedale di riferimento rimane il Dea dell’ospedale di Ponte a Niccheri. Per i percorsi tempo dipendenti e il trauma maggiore, rimane valida la scelta tra i due presidi del Valdarno aretino e fiorentino, la Gruccia e Santa Maria Annunziata, tenuto conto delle tempistiche di trasporto, della continuità di cura e delle specialità esistenti, come, per esempio, il servizio di emodinamica che insiste solo sull’ospedale di Ponte a Niccheri.
Potenziate le attività diagnostica e screening senologica La collaborazione sempre più fattiva con il Calcit e il rafforzamento già in corso dell’equipe medica della Radiologia, permetterà un ulteriore potenziamento delle attività di diagnostica e screening senologica anche mediante il contributo di senologi provenienti dall’equipe aziendale.
E’ previsto inoltre il potenziamento dell’attività di ecografia generale e specialistica in ambito radiologico anche attraverso l’acquisto di un ecografo di alta gamma.
L’attività oncologica e oncoematologica avrà il suo punto di riferimento nel Dh oncologico e saranno ulteriormente implementate le sinergie con il polo oncologico del Santa Maria Annunziata con l’apertura di ulteriori ambulatori.