Carni di ungulati selvatici per solidarietà alimentare: avviso per i centri di lavorazione
Le carni deriveranno da una quota dei capi abbattuti secondo le modalità di legge
Carni di ungulati selvatici per solidarietà alimentare
(AGR) Raccogliere adesioni per la lavorazione di carni di ungulati selvatici destinate alla beneficenza, grazie alla successiva distribuzione a cura del Banco Alimentare. Questo l’obiettivo dell’avviso pubblico disponibile sui siti istituzionali delle Asl toscane e destinato ai Centri di lavorazione selvaggina (Cls), che potranno successivamente avviare il percorso per la cessione in beneficenza della carne proveniente da ungulati selvatici abbattuti nell’ambito dei piani regionali di controllo. Con propria delibera – la 1147 del 2020 - la Regione Toscana ha previsto l’erogazione dei rimborsi dei costi sostenuti dai Cls attraverso le Asl, destinatarie per l’anno 2021 di un finanziamento complessivo di 60mila euro: 25mila alla Asl Sud Est; 17.500 alla Nord Ovest; e altrettanti 17.500 alla Centro. “Con la pubblicazione dell’avviso - afferma l’assessore alla sanità, Simone Bezzini - entriamo adesso nella fase operativa di questa iniziativa che ci auguriamo possa portare, in questo periodo di emergenza sanitaria dalle gravi ricadute economiche, un po’ di sollievo nella vita delle famiglie più in difficoltà.
Credo sia importante evidenziare come questo progetto di solidarietà, che nasce in collaborazione con l’assessorato all’agricoltura, caccia e pesca e con gli ambiti territoriali di caccia toscani, presenti molteplici ricadute positive, valorizzando le carni di selvaggina non solo da un punto di vista economico ma anche sotto l’aspetto etico e sociale, garantendo al fruitore finale un prodotto di qualità che rispetti gli standard in materia di sicurezza alimentare. E tutto questo coinvolgendo attivamente il mondo venatorio. Mi preme ringraziare la nostra Direzione e le Asl toscane che, nonostante il momento così complesso e impegnativo, hanno comunque reso possibile l’attuazione della nostra delibera. Come è doveroso un ringraziamento al Banco Alimentare che con le sue infrastrutture e la rete di distribuzione ci consente, non solo per questa iniziativa, di intercettare e sostenere i bisogni essenziali delle persone in condizioni di svantaggio o di marginalità.” “Questo progetto, - dice la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi – che ho tenuto a battesimo quando ero responsabile della sanità regionale, consente un impiego socialmente utile delle carni dei cinghiali abbattuti. Ci dà la possibilità di far fronte in parte all’emergenza ungulati e al tempo stesso di distribuire alle persone in difficoltà alimentare, un prodotto ad alto valore nutrizionale come la carne, in questo caso di cinghiale.
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