L'aeroporto di Pratica di mare preso d'assalto per i Cento Anni dell'Aeronautica Militare, oggi si replica
Grande affluenza per l'apertura della manifestaziione evento organizzata per i Cento Anni dell'Aeronautica Militare. Applausi per piloti ed aerei e tutti in fila per simulatori di volo e salire al sedile di pilotaggio dei jet. File e confusione per riprendere i bus e lasciare l'aeroporto
Frecce Tricolori il passaggioin formazione foto pixabay
(AGR) Una festa attesa per oltre 100 mila persone, tante si sono accalcate nell’area dell’esibizione degli aerei nell’aeroporto militare di Pratica di mare, accorse per assistere al programma dei festeggiamenti dei Centro Anni dell’Aeronautica militare. Il programma era ricchissimo e tutto da gustare, da una parte la mostra statica dei velivoli e la possibilità di sedere, anche per pochi secondi, sul seggiolino di pilotaggio al posto del pilota, oppure, provare l’emozione del volo vero a bordo delle decine di simulatori messi a disposizione dei presenti. La mostra di veicoli ed aerei storici era poi la chicca da assaporare, magari una mezz’ora prima dell’inizio della manifestazione aerea, attesa da tutti, per applaudire aerei e piloti. L’occasione era troppo ghiotta, in migliaia ne hanno approfittato e la festa, in molti casi, si è trasformata in una piccola “Odissea”, fin dall’arrivo per l’accesso all’area espositiva. In fila ai cancelli di accesso per almeno una mezz’ora, poi in bus fino all’area di raccolta, quindi a piedi sino all’accesso dell’area.
I bagni, tutti naturalmente WC chimici disposti sono stati sufficienti, in fila si dovevano attendere pochi minuti e tutto sommato dai casotti di plastica non arrivavano effluvi fastidiosi. La fila era però un obbligo dappertutto, dalle “attrazioni”, al food ed infine all’acqua ed al caffè, colpa dell’affluenza, davvero straordinaria, colpa del grande amore che l’Arma azzurra ha saputo negli anni conquistarsi con la sua presenza costante, colpa di quella voglia di stare assieme, di vivere una giornata da aviatore che ha riscaldato gli animi dei romani accorsi in massa all’aeroporto.
Delle file per mangiare e per approvvigionare l’acqua abbiamo detto, ma non ci sono state proteste, tutti in silenzio, in attesa della parata aerea e dell’esibizione delle Frecce Tricolori, la pattuglia acrobatica italiana testimonial dei grandi eventi aeronautici del paese. Dalle 15 ha avuto inizio il carosello aereo: picchiate e cabrate improvvise, “fermo motore” fino a simulare la caduta dell’aereo per riprendere a pochi metri da terra, passaggi a velocità supersonica, con volo a testa in giù ed infine, dalle 18, ha preso il via l’esibizione della pattuglia tricolore, accolta da applausi fin dal decollo con rigoroso tricolore e salutata da un’ovazione al passaggio finale, quello che concludeva la manifestazione. La grande novità dell’Air Show di Pratica di Mare è stata la grande possibilità di assistere ad un’esibizione aerea dall’inizio, il decollo….fino alla fine, all’atterraggio e la sfilata con il saluto dei piloti lungo tutto il perimetro dell’area.
Una festa per l’Aeronautica ed i suoi uomini meritata dalla grande passione che mettono per il loro lavoro al servizio degli italiani e del Paese che spesso se ne dimentica, ma ieri, 17 giugno ed oggi, 18 giugno, invece, sono tutti a Pratica di Mare.
Festa rovinata....
A rovinare il tutto, però, ieri sera, è stata la scelta del punto di concentramento dei bus dove i partecipanti dovevano andare per riprenderli e tornare al luogo di ingresso, recuperare l’auto e rientrare a casa. Il servizio d’ordine ha tentato di frenare la massa, ma la fiumana ha rotto gli argini ed è dilagata nell’aeroporto, prendendo d’assalto i bus e scatenando mini-risse verbali, con il risultato di attese di almeno due ore per percorrere pochi chilometri e tornare al cancello di ingresso. Un contrattempo che forse, secondo alcuni pareri, poteva essere evitato differenziando i punti di raccolta e quindi effettuando una selezione a monte dei visitatori che dovevano essere riaccompagnati. Luoghi di concentramento diversi a seconda del punto d'ingresso e dove avrebbero trovato i pulman destinati al loro trasporto. Episodio da dimenticare ma per tutto il resto, una grande festa.