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Ostia ponente, fermi i lavori sul lungomare, che fine hanno fatto i 250 milioni di euro?

print08 giugno 2019 15:53
Ostia ponente, fermi i lavori sul lungomare, che fine hanno fatto i 250 milioni di euro?
(AGR) "A circa un mese e mezzo dall'inizio della stagione balneare il lungomare di Ponente di Ostia è in stato di pietoso abbandono, reso inutilizzabile a causa di lavori fantasma, fermi da novembre, per i quali Roma Capitale ha stanziato 250mila euro di denaro pubblico. Una situazione imbarazzante su cui siamo pronti ad intervenire con esposti anche alla Corte dei Conti perché non è possibile che l'amministrazione comunale continui a disperdere senza controllo il patrimonio pubblico". Così in una nota Dario Nanni e Mauro Conti, rispettivamente coordinatore di Roma e Provincia e coordinatore del X Municipio per Italia in Comune.

"Abbiamo raccolto in un dossier fotografico il degrado totale in cui versa questo tratto di lungomare sul quale appena due mesi fa era stata la stessa presidente grillina, Giuliana Di Pillo, a denunciare, con un paradosso, l'inattività dell'amministrazione comunale a guida 5 Stelle. Ad oggi la ditta vincitrice dell'appalto risulta scomparsa, le aiuole sono state tutte rimosse e non sostituite come previsto nel progetto. Addirittura, laddove era previsto il verde, si è preferito cementare con sassi bianchi e le panchine in marmo non sono state ripristinate", aggiungono i dirigenti di Italia in Comune.

"Tutto questo mentre sempre sul lungomare di Ponente un misterioso tubo continua a dragare sabbia dal porto verso la spiaggia libera limitrofa, scaricando schiume e detriti maleodoranti, senza che il cantiere sia adeguatamente protetto e segnalato. Ad Ostia - concludono Nanni e Conti - prosegue il fai da te e la mancanza di regole. Qui la sindaca Raggi in campagna elettorale aveva promesso di restituire alla cittadinanza questo splendido tratto di lungomare. A due anni di distanza le promesse, così come le passerelle della sindaca e degli amministratori pentastellati su Ostia, sono rimaste senza seguito. I responsabili di questo scempio debbono prendersi le loro responsabilità davanti ad un territorio già martoriato dalle note vicende della malavita e che non merita di essere amministrato da chi si affaccia ad Ostia solo per farsi qualche selfie e prendere in giro i cittadini".

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