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Legambiente, la seconda "vita" della plastica

print02 novembre 2018 16:26
Legambiente, la seconda vita della plastica
Due pesci in plastica, uno verde acqua e uno blu, uno in Pet e uno in Pe. Sono i due protagonisti del ciondolo-portachiavi realizzato in occasione della campagna #AllungaLaVita, realizzata da Ippr, Federazione Gomma Plastica in collaborazione con Legambiente.#AllungaLaVita è un’iniziativa nata per sensibilizzare cittadini, Istituzioni e organi di informazione sulla corretta gestione dei rifiuti di plastica e sulle conseguenze di una cattiva raccolta differenziata e dell'abbandono. Un progetto che ha portato alla realizzazione di un ciondolo con plastiche post-consumo che includono per una percentuale quelle raccolte sulla spiaggia di Coccia di Morto dai volontari di Legambiente nell'ambito della campagna “Spiagge e fondali puliti”.

Una concreta testimonianza dell’importanza di una corretta gestione dei rifiuti e dell’impegno dell’industria italiana per incrementare quantità e qualità del riciclo, in linea con le indicazioni della Plastic Strategy europea.

Dal rifiuto al ciondolo. I rifiuti in plastica raccolti sulla spiaggia romana, vicina all'aeroporto di Fiumicino e non distante dalla foce del Tevere, famosa per essere stata set di un film di successo, sono stati inviati a un impianto di selezione dove sono stati suddivisi per tipologia di polimero e infine avviati a riciclo presso l’impianto della Montello spa. Le frazioni in poliestere e polietilene provenienti dal litorale, uniti ad altri polimeri provenienti dalla filiera della raccolta differenziata, sono state utilizzate per realizzare i ciondoli.

Una seconda vita per la plastica, sotto il segno di un’economia circolare, a tutto vantaggio di un ambiente più pulito.Il progetto è promosso e supportato dal “Tavolo permanente per il riciclo di qualità”, di cui fanno parte Federazione Gomma Plastica, IPPR-Istituto per la Promozione delle Plastiche da Riciclo, Corepla, Enea, ISPRA e Legambiente.

Ricerca, produzione, educazione. Cotton fioc, frammenti, oggetti e imballaggi sanitari, pellet in plastica, tappi e cannucce sono tra i rifiuti più presenti sulle nostre spiagge. La causa è da attribuire principalmente ad abitudini errate da parte di consumatori e imprese, e a una non corretta raccolta differenziata. Anche questo tipo di rifiuto, però, può essere avviato a riciclo, e i due pesci possono raccontarlo.

L’iniziativa #AllungaLaVita ha rappresentato una prima, importante collaborazione tra istituti di ricerca, associazioni e imprese sulla caratterizzazione del beach litter, propedeutica allo sviluppo di un piano di riciclo per questi materiali. Al tempo stesso è un’opera di sensibilizzazione di consumatori e imprese per porre una maggiore attenzione nella gestione quotidiana dei rifiuti, rimuovendo abitudini errate e incentivando la raccolta differenziata.

La campagna di educazione ha anche prodotto un Decalogo di ecologia quotidiana: dieci semplici buone abitudini per

Legambiente, la seconda

una corretta raccolta differenziata e per un riciclo virtuoso delle plastiche monouso.

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