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Bolkstein: le concessioni balneari sono beni e...non servizi

print19 aprile 2018 15:08
Bolkstein: le concessioni balneari sono beni e...non servizi
(AGR) "Le parole dell'ex commissario europeo Bolkestein, - afferma Marco Possanzini, portavoce SI X Municipio - relativamente alle concessioni balneari nel nostro paese, ci preoccupano perchè temiamo possano essere furbescamente utilizzate, dai locali "prenditori" soliti noti, come clava al fine di mettere una pietra tombale sul diritto di ognuno di noi di poter usufruire gratuitamente del mare, un diritto garantito dalla legge vigente e dalla Costituzione Italiana. Bolkestein ha dichiarato che le concessioni balneari non sono servizi ma beni, e che pertanto la direttiva sulla libera circolazione dei servizi prevista per il 2020 non va applicata alle concessioni delle spiagge.

L'affermazione dell' ex commissario europeo non può essere in alcun modo strumentalizzata e utilizzata da chi ha sistematicamente violato la legge vigente in materia di concessioni demaniali come ad esempio hanno fatto gli imprenditori balneari sul mare di Roma molti dei quali dovrebbero ricevere un ordine di decadenza della concessione balneare e chiedere scusa alla città per i danni prodotti, altro che sospiro di sollievo.

Nel frattempo, chiediamo all'Amministrazione Comunale e Municipale di prendere una posizione netta a riguardo perchè di tutto abbiamo bisogno tranne che della ambiguità o del silenzio di chi pensa di stare sempre in campagna elettorale anche quando governa la città e il municipio. Siamo purtroppo consapevoli che per il M5S non sarà semplice prendere posizione. Correva l’anno 2015 e durante una iniziativa promossa dal M5S e svolta al Polo natatorio del Municipio X i pentastellati, nonostante una campagna elettorale centrata sulla legalità, sugli abbattimenti degli abusi e sul ritiro delle concessioni, non hanno esitato a considerare salvifici gli imprenditori balneari, cioè quegli imprenditori che hanno imprigionato il mare di Roma facendone un uso padronale, predatorio, e gettandolo nell'illegalità più completa".

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