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Dragaggio canale dei Pescatori, accuse del PD

print30 dicembre 2017 14:04
Dragaggio canale dei Pescatori, accuse del PD
(AGR) Affondo del PD sul dragaggio (stavolta eseguito con successo....) del canale dei Pescatori: "Questo è l'esempio di cosa significa predicare una cosa e fare, invece, l'esatto contrario: si riduce a questo l'azione politica del Movimento 5 Stelle, come dimostra in maniera lampante il primo atto firmato dalla neo-presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo. - si legge su una nota diffusa dal PD X Municipio - Il 12 dicembre scorso, la giunta grillina ha affidato l'appalto per il dragaggio del Canale dei Pescatori di Ostia facendo ricorso alla 'somma urgenza', una procedura che negli anni ha provocato guasti inimmaginabili ed ha contribuito a foraggiare il malaffare. Ma non è finita qui: i lavori sono stati assegnati – udite udite – alla ditta dell'imprenditore Angelo Salzano, già condannato in primo grado per truffa e falso in atto pubblico in concorso con l'ex-direttore dell'Ufficio Tecnico Aldo Papalini. Nel 2013, Salzano e Papalini simulavano l'inquinamento dei fondali della foce del canale proprio per giustificare un intervento affidato senza gara pubblica. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno condotto una campagna elettorale sotto la bandiera della legalità, tacciando gli avversari politici di scarsa trasparenza e di presunte collusioni con la malavita. Alla prova dei fatti, si viene poi a scoprire che amministrano utilizzando quelle stesse pratiche che prima contestavano. La presidente Giuliana Di Pillo venga al più presto in consiglio a fornire spiegazioni, se ne è in grado...."

La risposta di Giuliana Di Pillo (M5S): "Lo scorso 12 dicembre, i quartieri di Stagni e Infernetto basso, hanno rischiato di andare gravemente sott’acqua per una falla aperta sulla sponda in destra idraulica del canale pensile Dragoncello, che riversandosi nel canale Levante aveva determinato un loop idraulico. Le forti mareggiate, inoltre, avevano compromesso il deflusso delle acque del Canale dei Pescatori e l’intervento dell’impresa che, con contratto di manutenzione di tre anni, stava operando sulla foce fin dal primo pomeriggio non era sufficiente.

Visto il precipitare degli eventi, è stato necessario verificare in tempi strettissimi la disponibilità di un’impresa che potesse intervenire con urgenza. L’impresa SAMA, già affidataria di opere per conto del Cbtar, era l’unica che potesse intervenire con un mezzo meccanico adeguato. Il X Municipio già con note del giugno 2017, aveva richiesto al Tribunale di Roma – Misura di Prevenzione, il “Certificato dei carichi pendenti delle misure di prevenzione” e alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, il “Certificato Casellario Giudiziale e Certificato Anagrafe Sanzioni Amministrative dipendenti da reato”.

Il Tribunale Ordinario di Roma, ha comunicato che il nuovo Codice degli Appalti stabilisce che “....costituisce motivo di esclusione quando sia intervenuto un provvedimento definitivo che dispone l’applicazione di una o più misure di cui al Codice Antimafia e la definitività delle misure viene iscritta nel Casellario Giudiziale”. A seguito dei controlli effettuati presso il Tribunale Ordinario di Roma, la Procura della Repubblica, nulla è risultato a carico dell’impresa SAMA di Salzano Angelo Srl. Quella notte, insieme al Cbtar abbiamo evitato un disastro ma probabilmente, prevale l'intento di creare un clima di sospetto ad arte, senza dare nessun contributo valido a questo territorio. Il tempo di prendere in giro i cittadini del X Municipio è finito e i vecchi partiti su questo già hanno dimostrato oltre modo in che sistema si muovevano. L'opposizione e certi organi di stampa è bene che dimostrino senso di responsabilità. Dal canto nostro non siamo disponibili a correre dietro alla loro mancanza di visione organica del territorio e alle diffamazioni che ci riserviamo di perseguire nelle sedi legali”.

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