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Ostia: marcia contro l'illegalità

print11 novembre 2017 20:18
Ostia: marcia contro l'illegalità
Concluso ad Ostia il corteo contro tutte le mafie. Numerosi i cittadini che hanno sfilato fino a Piazza Gasparri, molti anche i personaggi della politica tra i quali il sindaco di Roma Virginia Raggi, Alessandro Di Battista, Paola Taverna, Roberta Lombardi, Stefano Vignaroli, Il sindaco di Fiumicino Esterino Montino, il Vice sindaco di Fiumicino Anna Maria Anselmi e la candidata alla presidenza del Consiglio del X Municipio Giuliana Di Pillo.

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Ostia: marcia contro l'illegalità



Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio dichiara: “ noi ad Ostia ci stiamo non solo oggi, ma da 5 anni, con fatti concreti. Spesso da soli e nell’indifferenza”. “Recuperando 10 milioni di euro bloccati per strade e ponti, investendo 12 milioni per l’ospedale Grassi, per aprire la nuova Casa della salute, per essere al fianco della Procura e di chi sta rilanciando il porto requisito alle mafie, garantendo sport gratis per i giovani, per riaprire una palestra requisita per i ragazzi (dove da mesi aspettiamo ancora dal Comune le autorizzazioni per i lavori di adeguamento), stanziando 2 milioni e mezzo per le scuole, destinando 800mila mila euro per rilanciare il polo archeologico e per ripristinare il monumento vandalizzato a Pier Paolo Pasolini che rischiava un inaccettabile degrado”. E “abbiamo finanziato corsi di educazione alla legalità in tutte le scuole superiori di Ostia. E ci siamo costituiti parte civile in tutti i processi contro i clan Spada, Triassi e Fasciani”. “In queste ore drammatiche in cui, per fortuna, tutti scoprono Ostia lo voglio ribadire: noi di Ostia non ci siamo mai dimenticati anche quando i riflettori erano spenti. Abbiamo – conclude il presidente della Regione Lazio – sempre rappresentato uno Stato che non si arrende”.

Anche il Senatore Francesco GIRO di Forza Italia e capogruppo alla Commissione Cultura in una nota: "Non avrò, come dice il capogruppo Paolo Ferrara M5S di Roma Capitale, il dono dell’ubiquità ma quello del buon senso si. Mandare controlli di sicurezza e addirittura investigativi ai seggi è tardivo. Andavano fatti prima e non al ballottaggio. Ed e’ incredibile che il Viminale si svegli solo ora visto che a Ostia si andava al voto dopo due anni di commissariamento prefettizio per mafia. Agire ora avrà come unico effetto di allontanare gli elettori dalle urne aumentando un astensionismo già molto alto e si rischia persino di drammatizzare e condizionare oltre misura il momento elettorale. Io comunque ai seggi ci sarò".

 
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