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Castelfusano, i cittadini si organizzano per prevenire nuovi incendi

print28 luglio 2017 10:25
Castelfusano, i cittadini si organizzano per prevenire nuovi incendi
(AGR) Castelfusano, i cittadini cercano di organizzare un controllo delle aree percorse dal fuoco. L’invito a tutti a segnalare individui sospetti è diventata una sorta di passaparola tra tutti i frequentatori della pineta. Da oggi pomeriggio, intanto, anche Casapound ha comunicato di iniziare un presidio fisso del verde.

“Faccio appello a tutti di scendere in piazza per difendere la pineta di Castelfusano”. Afferma su Facebook Luca Marsella, portavoce di CasaPound ad Ostia. “Sino ad oggi, abbiamo atteso in silenzio e senza puntare il dito, l’intervento della politica e delle istituzioni, aiutando volontari e vigili del fuoco a combattere il fuoco perché non volevamo speculare su questa vicenda.

Sono giorni che assistiamo praticamente inermi ai continui roghi dolosi senza che sia stato mosso un dito da chi ci amministra….Fino ad ora sono state solo chiacchiere. Ora tocca a noi: appuntamento oggi alle 15 al Bar Dollaro in viale della Villa di Plinio per presidiare fisicamente la pineta. Più siamo, più riusciremo nel nostro intento. Invito tutti i cittadini a condividere questa iniziativa ed a passare parola il più possibile”. Intanto la politica cerca nuove soluzioni. La senatrice Anitori chiede il “Commissariamento dell’intera area boschiva”

“Un Commissario governativo con poteri speciali affinché possa gestire la Riserva del Litorale Romano - scrive la senatrice presentando un’interrogazione al ministro dell’Ambiente Galletti - con l’eventuale coinvolgimento attivo dell’esercito a guardiania e sicurezza del luogo, con il supporto delle strutture ministeriali titolate in tema di gestione boschiva e forestale, oltre che di tutela degli ecosistemi, nonché dei necessari supporti tecnici dell’Ispra, ed operativi da parte dei Carabinieri forestali. Anche questi ultimi incendi che hanno devastato la pineta di Castelfusano sono una sorta di disastro annunciato: nel tempo, infatti, sono venute meno cura, gestione e sorveglianza; dunque, la condizione operativa della Riserva del Litorale Romano è da troppo tempo precaria e siamo tuttora in attesa della definizione del Piano di Gestione della Riserva, attribuita dal TAR nel 2009 alla Regione Lazio. Inoltre, appare evidente che la gestione della parte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano di competenza del Comune di Roma si è rivelata non all’altezza, evidenziando insufficienze e inadeguatezze, con frequenti denunce in merito ad insediamenti abusivi, discariche a cielo aperto, fenomeni legati alla prostituzione; tanto che a 17 anni dal gravissimo rogo del 2000, è stata la stessa parte della Riserva ad essere colpita pesantemente da quest’ultima serie di roghi. Dunque, l’Ente Gestore non è in grado di impostare né di promuovere concrete iniziative per tutelare e valorizzare questo straordinario patrimonio naturalistico”.

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